EDITORIALE
Il futuro del lavoro nella nuova societร digitale
Bruno Lamborghini (Presidente AICA)
Un recente saggio di Bryniolfsson e Mc Afee “The Second Machine Age” ha aperto un grande dibattito a livello mondiale sulla rivoluzione digitale. Cโรจ un punto importante del lavoro di Bryniolfsson e McAfee quando si afferma che mentre la prima etร delle macchine ha portato alla sostituzione del lavoro manuale con robot, la seconda etร porta alla sostituzione del lavoro intellettuale, dei knowledge workers con nuove forme di robotizzazione. E questo preoccupa, in particolare perchรฉ non si tratta solo di robot al posto di persone, ma di cambiamenti disruptive in tante attivitร .
Non vi รจ dubbio che si crea la necessitร di formare nuove conoscenze, nuove competenze e professioni, grazie alle nuove opportunitร offerte dalle nuove applicazioni del digitale. Una attenzione particolare รจ oggi rivolta a quanto lโinnovazione delle tecnologie digitali stia modificando profondamente lโorganizzazione, i modelli di business e di gestione della produzione manifatturiera.
In AICA รจ stato avviato con successo un Osservatorio sulla Fabbrica Digitale mettendo assieme il mondo innovatore dal basso come i Fab Lab o Hub innovativi e startup con artigiani e piccole imprese per dialogare e capire assieme come affrontare le nuove tecnologie, ad esempio Additive Manufacturing, lโInternet of Things, i flussi informativi della value chain.
Lo sviluppo di nuove competenze in grado di affrontare la rivoluzione digitale che sta modificando economia e societร , scuola, lavoro, imprese e istituzioni, comportamenti sociali non รจ una opzione che si puรฒ o non si puรฒ accettare. Eโ una strada che deve essere percorsa non rinviando il problema, ma muovendosi come sistema perchรฉ lโintegrazione delle reti in tutte le attivitร richiede di operare come sistema.







