EDITORIALE
Una nuova etica della progettazione per governare l’innovazione tecnologica
Viola Schiaffonati
Nell’ultimo periodo si è molto parlato di Intelligenza Artificiale (IA), ancora di più nelle scorse settimane: paradigmatico il caso di chatGPT, il chatbot conversazionale sviluppato da OpenAI, per il quale il Garante per la protezione dei dati personali ha richiesto un blocco temporaneo in Italia, e in generale dei cosiddetti Large Language Models (LLMs) per i quali è stata lanciata la proposta di sospendere il loro sviluppo per sei mesi, firmata fra gli altri da Elon Musk e Yuval Harari. Peccato che in questo gran parlare poco si sia detto di come non solo l’IA, ma tutta l’informatica, siano processi socio-tecnici così potenti da richiedere strumenti complessi per essere concepiti, sviluppati, usati e governati.