EDITORIALE
Qualche considerazione sulla ricerca scientifica e su come gestirla – Fabio A. Schreiber, Politecnico di Milano
Dovendo pianificare un programma di ricerca avanzata in campo scientifico/tecnico, uno dei problemi principali da affrontare รจ quello di immaginare quali siano gli argomenti piรน promettenti per una ricerca di base e quali le aree applicative che richiedono un maggiore apporto di tecnologie avanzate. Detto in poche parole, mi sembra che il problema stia in questi termini: mentre la ricerca procede in modo bottom-up, la sua gestione dovrebbe procedere in modo top-down.
Di fatto, il processo di scoperta scientifica parte dal “nulla” e cerca qualche cosa che precedentemente non si conosceva; il caso ha un posto rilevante nella scoperta scientifica, ma – citando Louis Pasteur – “il caso coglie le menti preparate”. Anche la tecnologia si sviluppa spesso lungo direzioni impreviste, anche se in modo piรน “continuo”.
In genere, si tende a pensare che le istituzioni accademiche siano la sede per sviluppare la ricerca di base mentre le aziende si occupano di ricerca applicata e finalizzata. In realtร le cose non vanno sempre cosรฌ: il quadro tradizionale monodirezionale, nel quale la scienza รจ il motore principale della scoperta di conoscenza e del progresso della tecnologia, mentre quest’ultima รจ solamente utile alla scienza nel fornirle gli strumenti necessari, รจ diventato bidirezionale in quanto la tecnologia stessa puรฒ portare alla scoperta scientifica.
Fin qui per quanto riguarda “scoperta” e “invenzione”, ma che cosa si puรฒ dire sul lato gestionale? Per dimostrare quanto questo sia un lavoro difficile e a rischio di errori madornali ricorrerร ancora alla storia con due casi emblematici: i) la famosa, anche se dubbia, affermazione di Thomas J. Watson Sr., capo di IBM, nel 1943 “penso che ci sia un mercato mondiale per non piรน di cinque calcolatori”; ii) lo sfortunato destino della Divisione Elettronica Olivetti, dove, a cavallo tra gli anni ’50 e ’60, sono state prodotte alcune macchine con tecnologie molto avanzate per l’epoca e dove fu progettata e prodotta la Programma 101 – il primo personal computer -, che non trovรฒ alcun supporto dalle autoritร politiche ed economiche nazionali.
E’ pertanto molto difficile costruire categorie con le quali classificare e valutare a priori il merito delle attivitร di ricerca. D’altra parte, politici e manager devono pur avere degli elementi sui quali potersi basare per finanziare la ricerca, specialmente quando i finanziamenti disponibili sono limitati.







